Storie delle famiglie
18/01/2019
A Casa come a casa
Io e mio marito Francesco abbiamo due bambine, la piccola Sofia di quasi due anni e Viola, una bimba meravigliosa che ha appena un mese.
Le prime settimane in cui Viola era in cura siamo stati in albergo. Ma stare in un albergo non ti fa sentire a casa, non ti fa vivere come una famiglia, non ti dà calore. Mi mancavano le piccole cose, come sentire il profumo del caffè la mattina o anche solo provare il piacere di mangiare un piatto fatto in casa. Ma più di tutto mi mancava Sofia, perché non potevamo tenerla con noi.
L'arrivo a Casa Ronald
Quando ci hanno parlato per la prima volta di Casa Ronald, ero felice di poter finalmente stare vicina a entrambe le mie figlie. Però non mi piaceva per niente l’idea di condividere gli spazi con delle persone che non conoscevo, specialmente la cucina.
Non avrei mai immaginato che, invece, la cucina sarebbe stato il mio posto preferito qui a Casa Ronald Firenze, il posto a cui sono legati tutti i miei ricordi più belli. Perché quando arrivi in quella cucina trovi sempre qualcuno, non sei mai solo. Trovi sempre il modo di fare due chiacchiere. Trovi una famiglia, ma più grande, di cui fanno parte tutti: i volontari, lo staff, le altre famiglie e i loro bambini. Ed è con loro che abbiamo trascorso il Natale.
Il Natale insieme
Io non ci pensavo quasi per niente, ero così presa dalle mie preoccupazioni per Viola che a malapena mi ero resa conto che era arrivato. Se non fosse stato per le persone che ho trovato qui, Sofia non avrebbe avuto nemmeno un regalo da scartare. Invece ha potuto vivere e sentire l’atmosfera natalizia, tutti noi abbiamo potuto farlo. L’ho guardata divertirsi, giocare con gli altri bambini. Sono persino venuti i clown, e la sera della Vigilia sono arrivati tanti palloncini da parte di un negozio della città!
L’importanza della famiglia
Del resto, se non fosse stato per Casa Ronald, non avremmo potuto restare con Sofia per tutto il periodo del ricovero di Viola: è stato importantissimo, per lei e per noi. Non solo siamo rimasti uniti, come famiglia, ma qui ne abbiamo anche trovata un’altra.
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